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Anche Razer sarebbe al lavoro su una console portatile (futura rivale di Steam Deck?)

Negli ultimi giorni si parla molto di Steam Deck, la console-PC di Valve in uscita (salvo ulteriori rinvii) a febbraio del 2022 e capofila di un mercato ancora piuttosto scarno. A competere con Valve, però, pare che ci stia pensando Razer, celebre per i suoi prodotti e accessori indirizzati al mondo del gaming. Secondo alcune slide trapelate da VideoCardz, infatti, la multinazionale starebbe collaborando con Qualcomm ad un nuovo kit di sviluppo portatile basato sul processore Snapdragon G3X.

Stando a quanto si evince dalle diapositive, la presunta console vanterebbe un display OLED con HDR e Refresh Rate fino a 120 Hz, una porta USB-C per ricaricarla e in grado di supportare anche Video Out attraverso DisplayPort, Wi-Fi 6E, 5G e Bluetooth 5.2. Come anticipato, il processore sarà il Qualcomm Snapdragon G3X da 4 nanometri, affiancato da altre tecnologie come, ad esempio, AI-Engine di settima generazione e Sensing Hub.

Cloud Gaming, efficienza energetica e prestazioni grafiche

A differenza di Steam Deck, però, la console di Razer potrebbe essere basata interamente sul Cloud Gaming. Un aspetto evidenziato soprattutto dalla presenza di diverse tecnologie di connettività, come il Wi-Fi, il Bluetooth e perfino il 5G. Stando alla fonte del leak, un altro aspetto particolare sarà la gestione dell’energia, virata a mantenere la migliore efficienza possibile. Dal punto di vista grafico, la GPU Adreno di quarta generazione integrata migliorerebbe le prestazioni del 30%.

Insomma, pare che Razer non stia affatto scherzando: la nuova console handheld dovrebbe, secondo il leak, far parte della lineup 2022 dell’azienda, ma tutto è ancora avvolto da una fitta aura di mistero. Che le anticipazioni siano vere oppure un fake elaborato ad arte, solo il tempo e conferme ufficiali potranno dircelo. Intanto possiamo sognare su ciò che sappiamo per certo essere in arrivo: Steam Deck, che proprio ieri ha fatto notizia dopo l’ammissione da parte di Valve di non avere interesse nello sviluppare e pubblicare titoli in esclusiva.

Eleonora Busi 2021-12-01 09:33:30