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Battlefield 2042: i server sono quasi vuoti, Steam concede il rimborso

La situazione in casa Electronic Arts, sponda Battlefield, è a dir poco drammatica. Problemi di ogni sorta hanno spinto i giocatori ad abbandonare l’ultimo sparatutto sviluppato da DICE, svuotando i server di Battlefield 2042 a distanza di pochi mesi dal lancio (novembre 2021).

A conferma di ciò, la decisione di Steam – piattaforma per Windows e macOS per la distribuzione dei giochi – di accettare le richieste di rimborso dei player senza tenere conto delle ore giocate o dei giorni trascorsi dall’acquisto.

Dalla pagina di supporto di Steam si apprende:

I rimborsi entro due settimane dall’acquisto e con meno di due ore di gioco sono disponibili solo per giochi e applicazioni acquistati nel Negozio di Steam. Per altri tipi di acquisti, leggi le condizioni seguenti.

Ebbene, le condizioni sopra descritte sono state messe da parte per il rimborso di Battlefield 2042, in termini di giocatori attivi superato di recente addirittura da Battlefield V (2018). Questo la dice lunga sullo stato dello shooter di EA che punta tutto sul multiplayer e la spettacolarità in-game.

Valve – l’azienda dietro Steam – ha deciso di ignorare le sue stesse regole perché i server di BF 2042 sono vuoti (non letteralmente), e il gioco non riesce ad offrire l’esperienza multigiocatore promessa. Una situazione senza precedenti e che al momento sta scatenando le ire di coloro che hanno acquistato l’ultimo Battlefield su PlayStation e/o Xbox.

I problemi dello sparatutto sono comuni a tutte le versioni, ma il rimborso totale della somma spesa è attualmente garantito solo su Steam. Sony e Microsoft seguiranno l’esempio di Valve?

Pasquale Oliva 2022-01-12 16:04:55