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Call of Duty: Activision dice basta e denuncia uno sviluppatore di cheat

Cheat e hack sono una vera piaga per il mondo del gaming, in particolare per la sfera degli sparatutto. Tra i giochi più “colpiti” c’è Warzone, il battle royale gratuito di Activision della serie Call of Duty. Proprio il publisher statunitense, dopo aver lanciato il sistema di sicurezza Ricochet, ha scelto di adire le vie legali e di denunciare un noto sviluppatore di cheat.

Nel mirino di Activision è finito EngineOwning, e non è assolutamente una sorpresa. Il dev è infatti molto popolare sul web e i suoi cheat sono alla portata di tutti. I suoi “servizi” sono offerti a mo’ di abbonamento, con piani di tre giorni o addirittura novanta giorni. In questo caso, il costo per accedere a auto-aming, rilevatori di posizioni di altri giocatori e così via supera anche i 100 euro.

I cheat di EngineOwning, afferma Activision, hanno creato danni economici e rovinato la reputazione del publisher e dei suoi titoli. Warzone, pur essendo ancora molto popolare, è stato abbandonato da tanti giocatori proprio a causa dei furbetti di turno. Inutile sottolineare quanto l’esperienza di gioco diventi tossica quando si incontrano i cheater durante una partita.

Visto che i giochi della serie Call of Duty sono così popolari, individui e aziende senza scrupoli come EngineOwning cercano spesso di sfruttarli per il guadagno e il profitto personale vendendo cheat, hack e altri software dannosi. E sanno benissimo che così facendo rovinano l’esperienza di altri giocatori e danneggiano Activision.

Activision si è mossa in questa direzione e magari altre aziende seguiranno il suo esempio in futuro. Cosa succederà a EngineOwning lo scopriremo poi.

Pasquale Oliva 2022-01-05 18:24:13