Disponibile da qualche settimana su PC e console – comprese quelle di nuova generazione -, Call of Duty Vanguard trascina i giocatori in una intensa Campagna single player, ambientata nella Seconda Guerra Mondiale. Non mancano naturalmente tante modalità multiplayer, nel rispetto della tradizione del franchise sparacchino di Activision.
Allo stesso modo, anche nell’ultimo capitolo – come in quelli più recenti e nel Battle Royale Call of Duty Warzone – non manca la piaga dei cheater, giocatori disonesti che utilizzano trucchi per poter vincere nel corso degli scontri online.
Il publisher americano ha quindi deciso di “giocare” duro contro di loro, utilizzando la mano pesante con nuove importanti misure contro gli imbroglioni. Le stesse che ora sono state rinnovate, per farsi ancora più stringenti.
Come segnalato da VGC, gli sviluppatori hanno infatti aggiornato il blog ufficiale di Call of Duty, segnalando di aver cambiato le politiche anti-cheat per combattere ulteriormente questo fenomeno, soprattutto ora che i fan vorrebbero divertirsi sulle nuove mappe di Call of Duty Vanguard.
Rispetto a quanto accadeva fino ad oggi, se un account sarà sorpreso imbrogliare durante le partite, potrebbe venire sospeso permanentemente da ogni capitolo della serie, a prescindere dal capitolo in cui è avvenuto l’atto di cheat. Una misura, questa, utilizzata solo in casi estremi, per violazioni molto gravi o ripetute e verso quei giocatori che tenteranno di nascondere la propria identità o quella dei propri dispositivi. Per quanto riguarda violazioni meno gravi, continuerà ad essere possibile ricevere sospensioni da 48 ore fino ad oltre due settimane, in base alla gravità del misfatto.
Vedremo se la soluzione adottata da Activision servirà davvero a limitare il cheating in Call of Duty. Per il momento, dopo tante richieste da parte della community, la società sembra aver preso a cuore la causa. A tutto vantaggio di chi, per sparare virtualmente, utilizza solo le proprie abilità.