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Crash Bandicoot: lo sviluppatore assume per un nuovo progetto

Toys For Bob, lo studio autore di Crash Bandicoot N. Sane Trilogy e del quarto capitolo, sta assumendo per un gioco inedito.
Toys For Bob, lo studio autore di Crash Bandicoot N. Sane Trilogy e del quarto capitolo, sta assumendo per un gioco inedito.

Lo sviluppatore statunitense Toys for Bob, ormai responsabile della serie Crash Bandicoot, sta assumendo per un nuovo progetto slegato da Call of Duty. È quanto si apprende da nuove offerte di lavoro pubblicate dallo studio sul sito ufficiale.

Il team è noto infatti per aver lavorato con successo non solo su Crash Bandicoot N.Sane Trilogy, ma sopratutto su It’s About Time, quarto capitolo ufficiale della serie, ben accolto da critica e pubblico. Di recente, ha partecipato come sviluppatore di supporto alla serie Call of Duty, concentrandosi in particolare sul free-to-play Warzone.

Toys for Bob ha dunque pubblicato una serie di offerte di lavoro che non menzionano direttamente lo sparatutto in prima persona, lasciando pensare che si tratti di un progetto diverso dal supporto a Warzone.

Activision Blizzard ha di recente confermato che tutti i suoi studi principali stanno lavorando al franchise di Call of Duty: un discorso che ha compreso Toys for Bob stessa, con la precisazione che avrebbe continuato a lavorare anche su contenuti legati a Crash Bandicoot 4.

Crash Bandicoot N.Sane Trilogy

Si potrebbe pensare dunque che lo sviluppatore possa continuare a creare qualcosa da inserire nel franchise di Crash: magari una grossa espansione per il quarto capitolo o addirittura un nuovo episodio, visto il successo riscosso sia dalla Trilogy che da It’s About Time.

Toys for Bob è anche responsabile della serie Skylanders, ma è logico supporre che Activision voglia continuare a supportare Crash Bandicoot.

Nel frattempo, per il publisher continuano ad essere tempi difficili. Le continue accuse di molestie sul luogo di lavoro hanno spinto gli organizzatori dei Game Awards 2021 ad escludere Activision tra i partecipanti.

I dipendenti sono sul piede di guerra con il CEO Bobby Kotick, accusato non solo di non aver fatto abbastanza per impedire la nascita di certe situazioni, ma in alcuni casi di esserne stato addirittura complice. Per il momento, l’amministratore delegato mantiene la sua posizione, anche se avrebbe ammesso di stare valutando le dimissioni.

Fonte: VGC.com
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