Sul finire del 2021 si torna a parlare di Cyberpunk 2077, e quelle che giungono dalla società di analisi Bernstein non sono certamente notizie superlative. L’avventura dinamica in salsa sci-fi sviluppata da CD Projekt RED ha ad oggi venduto 17,3 milioni di copie, ben al di sotto delle previsioni iniziali.
V e il Johnny Silverhand di Keanu Reeves (l’attore di The Matrix è stato tra i protagonisti degli ultimi The Game Awards) avrebbero potuto fare di più? L’azienda polacca puntava a raggiungere le 30 milioni di copie, il traguardo però non è stato tagliato e il perché di questo tracollo, se così può essere definito, è sotto gli occhi di tutti. E da un bel po’ di tempo.
I problemi di Cyberpunk 2077
La storia di Cyberpunk 2077 è un pieno di grattacapi, incognite, critiche e conseguenti scuse. Su PlayStation 4 e Xbox One il gioco ha raccolto un numero inimmaginabile di recensioni negative per via di performance al limite dell’accettabile. La versione per PS4 è addirittura scomparsa dallo store per diversi mesi, a conferma del fatto che il kolossal fosse pieno zeppo di problemi (non che oggi la situazione sia idilliaca).
Il discorso è diverso per quanto riguarda PlayStation 5 e Xbox Series X, due console che possono garantire – per ovvi motivi tecnici – una qualità di gran lunga superiore. Eppure, anche in questo caso ci sarebbe qualcosa da ridire. La vera versione next-gen di Cyberpunk 2077 è stata infatti posticipata al 2022, quando in realtà era attesa per la fine di quest’anno.
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— CD PROJEKT RED (@CDPROJEKTRED) October 20, 2021
Oltre alla bocciatura su PS4 e Xbox One, ad aver contribuito alle scarse vendite nel 2021 (solo 3,6 milioni di copie) sono state le promesse non mantenute dal team di sviluppo (aggiornamenti e DLC rimandati, ad esempio) e le notizie per nulla incoraggianti riguardanti la causa legale con gli investitori. Tante, troppe, docce fredde.
Tuttavia, come detto, nel 2022 farà il debutto la veste next-gen di Cyberpunk 2077 e magari CD Projekt riuscirà a riconquistare la fiducia dei giocatori e, perché no, a migliorare i numeri delle vendite.