Naoki Hamaguchi, il talentuoso direttore di Final Fantasy 7 Rebirth, attualmente impegnato nella creazione del terzo capitolo della saga remake, ha lasciato aperta la possibilità di adottare l’Unreal Engine 5 per questo nuovo progetto.
Hamaguchi ha rivelato che lo sviluppo di Rebirth è durato quattro anni, avviandosi in contemporanea con la realizzazione di Final Fantasy VII Remake Intergrade. Il primo anno è stato dedicato alla sperimentazione e alla definizione della direzione artistica del gioco, oltre che all’adattamento alle potenzialità della PlayStation 5 e alla configurazione dell’ambiente di sviluppo.
Una delle critiche più frequenti rivolte a Final Fantasy 7 Rebirth riguarda proprio la componente tecnica, non sempre all’avanguardia. L’adozione di un motore grafico di ultima generazione come Unreal Engine 5 potrebbe senz’altro migliorare questo aspetto, ma al contempo potrebbe allungare i tempi di sviluppo.
Idealmente, il terzo capitolo della saga remake dovrebbe vedere la luce tra il 2027 e il 2028. Molti fan ipotizzano che possa essere uno dei titoli in lavorazione per PlayStation 6, anche se si tratta per ora di mere speculazioni. Tuttavia, considerando la finestra di lancio prevista, è plausibile che il gioco possa approdare anche sulla prossima console Sony.
Al momento, non è stata presa alcuna decisione definitiva. Hamaguchi ha ammesso che l’Unreal Engine 5 rappresenta un’opzione interessante, ma ha sottolineato la necessità di valutare attentamente tutti gli aspetti prima di prendere una scelta definitiva.
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