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Fortnite saluta la Cina: server chiusi per contrastare la dipendenza da videogiochi nel Paese

In seguito alle nuove leggi per contrastare la dipendenza da videogiochi, Epic Games spegne i server in Cina.
In seguito alle nuove leggi per contrastare la dipendenza da videogiochi, Epic Games spegne i server in Cina.

Al fine di contrastare la dipendenza da videogiochi in Cina, il  governo del Dragone – come conferma Epic Games – stacca la spina ai server di Fortnite.

La chiusura di Fortnite è solo la punta dell’iceberg delle nuove normative adottate dal governo cinese per la lotta alla videogame addiction. Ai minorenni è concessa soltanto un’ora di gioco (online) al giorno, e solo nella fascia oraria 20-21, ed esclusivamente il venerdì, sabato, domenica e festivi.

Al di fuori di questi momenti, impossibile giocare online per i minori. E il controllo viene garantito dal fatto che per poter accedere ai server è necessario accedere con il proprio nome reale.

Uno dei primi a pagarne le conseguenze è appunto Fortnite che – privato della sua grossa fetta di utenza (i ragazzini minorenni) – non può fare altro che alzare bandiera bianca e abbandonare definitivamente la Cina. Già ad inizio mese, come avevamo scritto qua, in Cina era impossibile scaricare il gioco o registrarsi. Oggi, lunedì 15 novembre, i server hanno definitivamente chiuso.

Restando in tema Fortnite, la prossima settimana arriva (non in Cina, ovviamente) il crossover con Naruto. Il protagonista di manga e anime di successo farà il suo debutto martedì 16 novembre sui server del popolare battle royale. Dopo settimane di rumor e indiscrezioni, è arrivato l’annuncio ufficiale da parte di Epic Games via Twitter, con un post piuttosto sintetico con la scritta “Coming soon.”

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