Si è tenuta ieri sera la presentazione di svariato materiale relativo a Ghostwire: Tokyo, tra cui uno showcase di venti minuti e un video di gameplay puro di dieci. Il director Kenji Kimura ha inoltre raccontato a PlayStation Blog diverse info utili.
Il gioco, sviluppato da Tango Gameworks per Bethesda Softworks, è un action-adventure in prima persona ambientato in una moderna Tokyo colpita da uno strano avvenimento sovrannaturale: uscirà su PC e PlayStation 5 (in esclusiva console temporanea) il 25 marzo.
A quest’indirizzo (e nel player in cima alla pagina) trovate un nuovo video di gameplay; lo showcase a cui si riferisce Kimura, invece, è questo.
Bethesda ha anche pubblicato un dietro le quinte dello sviluppo, a quest’indirizzo, e una preview dei bonus della Deluxe Edition, qui. Epic Games si è unita alla festa con un trailer di gameplay da un paio di minuti, dal titolo Hannya.
La storia di Ghostwire: Tokyo
Ghostwire: Tokyo è ambientato nella Tokyo moderna dopo la scomparsa in massa dei cittadini. La storia inizia al famoso incrocio di Shibuya, rinomato per essere uno degli incroci pedonali più trafficati del mondo. In un istante, tutti svaniscono, tranne il nostro protagonista Akito, che si ritrova improvvisamente coinvolto in eventi oltre ogni immaginazione.
Una nebbia pericolosa si insinua e offusca il confine tra il normale e il paranormale, isolando Shibuya dal resto del mondo. Nei panni di Akito, esplorerete questo luogo trasformato e svelerete alcuni frammenti del mistero della scomparsa dei cittadini e della vostra famiglia, e della presenza di Hannya, l’uomo mascherato responsabile di tutto.
Una storia, due eroi
Man mano che andate avanti scoprirete perché Akito è sopravvissuto alla scomparsa e come ha ottenuto il potere di affrontare gli orrori ultraterreni che si sono riversati sulla città. Si unirà all’avventura un detective senza peli sulla lingua: KK. All’inizio del gioco, Akito è coinvolto in un incidente fatale, ma la sua vita viene salvata dallo spirito di KK che si fonde con il suo corpo per perseguire i propri fini: questo esperto cacciatore di fantasmi dal passato difficile, conosce già Hannya e ha un piano tutto suo.
Dopo essersi fuso con Akito, i due iniziano lentamente a comprendersi meglio mentre si danno da fare per raggiungere i rispettivi obiettivi, nonostante non manchino le discussioni occasionali. La loro amicizia non è immediata, ma pensiamo che i giocatori apprezzeranno i loro scambi vivaci di battute mentre attraversano il quartiere di Shibuya.
Affrontare i Visitatori
Mentre vi fate strada attraverso Tokyo, vi imbatterete inevitabilmente in esseri soprannaturali chiamati Visitatori, nemici malvagi che ostacolano Akito e KK. Gli attacchi ordinari con pistole e spade non sono di alcuna utilità contro queste minacce ultraterrene.
Dovrete affidarvi principalmente all’Ethereal Weaving, gesti delle mani che vi consentono di manipolare l’etere, per affrontare i nemici. Manipolando questa energia soprannaturale, potete darle forma e rilasciarla per danneggiare i vostri nemici. Avrete a disposizione tre elementi, ognuno adatto a nemici e distanze specifiche. Farne un uso strategico sarà fondamentale per avere il sopravvento in battaglia.
Il primo dei tre elementi è il vento. Manipolando il vento potete sparare veloci raffiche di etere contro i vostri nemici, come se impugnaste una pistola. Poi c’è l’acqua. Funziona più come una doppietta, permettendovi di infliggere raffiche di danni pesanti a breve distanza e respingere i bersagli. Questi colpi hanno un’ampia area di effetto, quindi sono estremamente utili quando avete molti nemici che vi stanno addosso. L’ultimo elemento è il fuoco. È un po’ come un lanciarazzi. Infligge ingenti danni esplosivi a qualsiasi cosa venga investita dall’esplosione. Manipolare il fuoco è utile soprattutto quando i nemici sono raggruppati.
Oltre ai tre elementi di attacco, potete anche impugnare l’etere della terra per parare gli attacchi nemici. Avrete a disposizione anche altri strumenti, come un arco e speciali talismani che facilitano la circospezione. Non importa come preferite combattere perché Ghostwire: Tokyo vi offre gli strumenti per affrontare gli avversari come volete, grazie al combattimento dinamico ed avvincente.
Missioni e progressi ispirati al mito e alla leggenda
Shibuya è stata tagliata fuori dal resto del mondo da una misteriosa nebbia che fuoriesce, in tutta la città, da una serie di porte Torii alterate, collegate agli inferi. Akito ha il potere di rimuovere questa alterazione, sollevando la coltre di nebbia che ricopre l’area intorno alle porte ed espandendo la zona aperta all’esplorazione. Le porte Torii sono sparse in tutta Shibuya, non solo agli ingressi dei santuari shintoisti, dove si trovano tradizionalmente, ma anche nei vicoli bui e sui tetti.
Mentre vi fate strada nei vicoletti e scandagliate i sotterranei di Shibuya, diventerete testimoni di ogni sorta di avvenimenti soprannaturali, ispirati al vivace folclore giapponese. Ad esempio, una leggenda metropolitana parla di un treno misterioso che arriva nelle stazioni, ma non è presente in alcun tabellone dei treni. Chi si imbarca da solo viene trascinato in un altro regno, dove rimane bloccato per sempre. C’è un modo per scappare? Ghostwire: Tokyo vi invita a intraprendere l’avventura e scoprirlo da soli, se avrete il coraggio di farlo!
Sempre a proposito del gioco:
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