La docuserie Power On, pubblicata da Microsoft in occasione del ventesimo compleanno di Xbox e disponibile gratuitamente su YouTube, dovrebbe rientrare nella lista “contenuti da vedere” di chiunque sia un appassionato di gaming. Tra i tanti retroscena e segreti svelati solo in queste ore, stupisce l’errata valutazione di un videogioco che ha poi segnato il settore, ovvero GTA 3.
La storia di Xbox, così come quella di PlayStation del resto, è fatta anche di clamorosi fallimenti. Alcuni sono noti al pubblico, altri invece no. Come detto, grazie a Power On (nel Capitolo 3, ad esser precisi) emerge il rifiuto di Grand Theft Auto III, poi finito su PlayStation 2 come esclusiva per circa tre anni e in grado di dominare il mercato vendendo oltre 14 milioni di copie.
Durante le tante riunioni per preparare al meglio il lancio di Xbox, spiega l’allora capo dei rapporti con gli sviluppatori di terze parti Kevin Bachus, ci fu un incontro anche con un “piccolo publisher”. Si trattava di Rockstar Games, che comunicò l’intenzione di voler lanciare il primo capitolo in 3D di quella diventata poi una delle saghe videoludiche più giocate e popolari di sempre.
La risposta di Microsoft fu più o meno questa, accolta con stupore dallo stesso Bachus:
Non pensiamo che il gioco abbia le potenzialità per effettuare la transizione al 3D.
Se le discussioni tra il gigante di Redmond e Rockstar Games fossero andate diversamente, oggi forse parleremmo di numeri diversi per Xbox e magari anche di esclusive.
Quello dei videogiochi riservati ad una sola piattaforma è un argomento sempre attuale ed è alla base della storica rivalità tra Xbox e PlayStation. Oggi però la console war non interessa a chi guida la divisione gaming di Microsoft, Phil Spencer.