Videogame.it

Halo Combat Evolved era stato concepito da Bungie come un Open World

Halo Infinite è stato promosso tanto dalla critica specializzata quanto dai fan della serie. Ad aver contribuito al successo dell’ultimo lavoro di 343 Industries è stata anche l’impostazione open-world dello sparatutto pubblicato – dopo alcuni rinvii – a dicembre 2021.

Con coraggio, il team di sviluppatori ha in un certo senso rotto con la tradizione, proponendo un titolo che prende le distanze dallo “stile classico” dei precedenti capitoli dell’acclamata saga videoludica. E pensare che l’idea di un open-world era venuta in mente anche a Marcus Lehto, al tempo di Halo: Combat Evolved.

L’Halo open-world del 2001 mai realizzato

La prima avventura di Master Chief è giunta sul mercato nel 2001 (in Europa nel 2002), con la firma di Bungie Studios. Sì, proprio gli sviluppatori di Destiny su cui di recente ha speso qualche parola Phil Spencer della divisione Xbox.

Ebbene, stando a quanto dichiarato da Marcus Lehto, director proprio di Combat Evolved, il gioco era stato inizialmente pensato come Halo Infinite, ovvero come un open-world. Purtroppo, a causa dei limiti degli hardware di vent’anni fa, non è stato possibile tradurre in un prodotto reale questa idea.

Lo stesso Lehto, rispondendo ad una domanda di un fan su Twitter, ha spiegato che il miglior risultato di “mondo aperto” in Halo: Combat Evolved è il livello Il Silent Cartographer (il quarto), con Master Chief e gli altri marines dell’UNSC impegnati in un assalto su una spiaggia contro – ovviamente – i Covenant.

Pasquale Oliva 2022-01-04 10:36:53