“I videogiocatori hanno uno scheletro fragile e si rompono facilmente”. Queste le parole (controverse) del Maggiore dell’Esercito degli Stati Uniti d’America Jon-Marc Thibodeau.
Il Maggiore definisce i videogiocatori di oggi con il termine “Generazione Nintendo” e si riferisce ai ragazzi fra i 18 e i 25 anni, non a chi con la Nintendo è cresciuto negli anni ’80.
Videogiocatori e scheletri fragili: “Generazione Nintendo”
“Gli scheletri dei soldati della Generazione Nintendo non sono rafforzati dalle attività precedenti al loro arrivo e alcuni di essi si rompono più facilmente”. Andando più nel dettaglio, il Capitano dell’Esercito Lydia Blondin ha spiegato che “vediamo lesioni che vanno da fratture acute e cadute, a strappi al legamento crociato anteriore, a stiramenti muscolari e fratture da stress, con la stragrande maggioranza delle lesioni legate all’uso eccessivo”.
Evidentemente quello che il Maggior voleva dire è che i giovani oggi – per via della loro vita più sedentaria rispetto ai pari età delle generazioni precedenti – si presentano come candidati all’Esercito con una base atletica più scarsa e quindi si infortunano più facilmente rispetto al passato.
Curioso che il Maggiore abbia usato proprio il termine “Nintendo” per riferirsi ai videogiocatori più sedentari, considerando che proprio la grande N è l’azienda che propone più titoli legati al movimento del corpo, come ad esempio il popolare Ring Fit Adventure.