Quello di Microsoft può essere ora definito un impero? L’acquisizione di Activision Blizzard, che fa molto più rumore di quella di Bethesda, è da intendersi come una sorta di terremoto per l’industria videoludica. Un’operazione (da quasi 70 miliardi di dollari!) che destabilizza gli equilibri e che mischia tutte le carte in tavola. Ma quali le conseguenze?
Il punto non è la console war, tanto criticata dallo stesso Phil Spencer perché “velenosa” per tutto il settore, o la prossima mossa di Sony per rispondere all’eterna rivale. Le conseguenze riguardano piuttosto il destino dei franchise che ad operazione ufficializzata passeranno nelle mani di Microsoft e le modifiche al Game Pass, servizio di punta dell’azienda di Redmond.
Prima di passare alle ipotesi è opportuno chiarire che, nonostante l’annuncio odierno, l’acquisizione andrà ufficialmente in porto “solo” nel 2023. Nel comunicato di Activision Blizzard, infatti, si legge:
Transazioni di questo tipo possono richiedere molto tempo per essere completate. Fino a quando non avremo ricevuto tutte le autorizzazioni normative necessarie, e prevediamo che ciò avvenga nell’anno fiscale 2023 di Microsoft che terminerà il 30 giugno 2023, continueremo ad operare in modo completamente autonomo.
Call of Duty esclusiva Microsoft?
Nel banner condiviso sia da Microsoft che da Activision Blizzard sono in bella mostra le principali IP della seconda: Overwatch, Diablo, Call of Duty, World of Warcraft, Candy Crush, StarCraft.
Più in basso invece i loghi di alcuni studi di sviluppo, come Treyarch, Raven Software e Infinity Ward.
Ebbene, la domanda che sorge spontanea è la seguente: quando nel 2023 Activision Blizzard diventerà parte di Microsoft, cosa succederà a molti titoli ora disponibili anche sulle piattaforme rivali?
Phil Spencer non ha detto nulla a riguardo, ma dal prossimo anno l’azienda di Redmond potrà liberamente decidere di aggiungere al proprio elenco di esclusive i nuovi capitoli di Call of Duty, Tony Hawk, Crash Bandicoot e Spyro.
Alongside the great people of Activision Blizzard, we will welcome legendary franchises such as:
@PlayOverwatch @Diablo @CallofDuty @Warcraft @CandyCrushSaga @Starcraft…and many more!
— Xbox (@Xbox) January 18, 2022
Ciò si tradurrebbe sia in un durissimo colpo per Sony (e per tutti i giocatori legati all’ecosistema PlayStation) che in un’ottima strategia per attirare nuove persone all’universo Xbox/PC.
Un vero e proprio asso nella manica che prima o poi Microsoft giocherà. A tal proposito, stando a quanto riportato da Bloomberg, l’azienda avrebbe intenzione di confermare la disponibilità di alcuni giochi Activision su PlayStation anche in futuro, rendendo però alcuni contenuti esclusivi per utenti Xbox.
Microsoft plans to continue to distribute Activision Blizzard games for Sony's PlayStation but will also plan some Xbox exclusives, a source tells ushttps://t.co/LCC3Y6xFqW https://t.co/LZCoN3lcaX
— Dina Bass (@dinabass) January 18, 2022
Fino a giugno del 2023 Activision Blizzard continuerà ad operare in autonomia, poi toccherà a Microsoft svelare la sua strategia per fortificare la sua posizione nel settore videoludico.
Aumentano i prezzi del Game Pass?
Il Game Pass, disponibile su Xbox, PC e cloud, è la punta di diamante della divisione gaming di Microsoft. Non a caso Phil Spencer ha citato il servizio anche nel comunicato relativo all’acquisizione di Activision Blizzard precisando che molti dei titoli del publisher finiranno nel catalogo, compresi quelli che usciranno in futuro.
Non fa alcuna fatica adesso a conquistare utenti, figuriamoci nei prossimi anni con Call of Duty. E per di più, con i nuovi titoli in catalogo al Day One. Per il Game Pass la strada sembra sia tutta in discesa.
C’è però da fare una considerazione sui costi dei ticket al momento disponibili. Possibile che l’aggiunta della “libreria” Activision Blizzard non comporti un aumento dei prezzi? Oggi i piani del Game Pass sono i seguenti:
- Game Pass Ultimate: 12,99 euro al mese con Cloud incluso
- PC Game Pass: 9,99 euro al mese con EA Play incluso
- Xbox Game Pass: 9,99 euro al mese
L’ipotesi di un rincaro sui singoli abbonamenti del Game Pass (già oggi sono in tanti a chiedersi se sia una formula sostenibile) non è assolutamente da escludere, soprattutto dopo un investimento da quasi 70 miliardi di dollari.
Ma anche in questo caso, c’è da aspettare la seconda metà del 2023 per sciogliere ogni dubbio.