Dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, sono diverse le aziende – anche nel settore videoludico – che hanno deciso di intervenire in merito, chi donando a favore del popolo ucraino e chi sospendendo servizi e vendite nei territori russi. Fra queste c’è anche Microsoft, che in comunicato stampa a firma del presidente Brad Smith ha annunciato ufficialmente proprio la sospensione di tutte le nuove vendite di prodotti a marchio Microsoft in Russia, fra cui le console Xbox e i relativi servizi ad esse legati.
“Come il resto del mondo – ha scritto Smith – siamo inorriditi, irritati e rattristati dalle immagini e dalle notizie provenienti dalla guerra in Ucraina e condanniamo questa invasione ingiustificata, non provocata e illegale da parte della Russia”. Il presidente ha inoltre spiegato che Microsoft sta attivamente lavorando a stretto contatto con i governi statunitensi ed europei e perciò ha deciso di interrompere i rapporti con il mercato russo in conformità con le sanzioni governative.
“Riteniamo che adottare certe misure concrete sia un modo efficace per aiutare l’Ucraina – ha aggiunto Smith – e adotteremo ulteriori misure man mano che questa situazione continua ad evolversi”. La notizia risponde all’appello del vice primo ministro ucraino Mykhailo Fedorov, che soltanto qualche giorno fa aveva chiesto ad Xbox e PlayStation di interrompere temporaneamente il supporto nei mercati russo e bielorusso.
Non solo Microsoft: anche Sony, EA, CD Projekt e The Pokémon Company
La scelta di Microsoft di prendere le distanze dalla Russia non è che l’ultima di una lunga fila già messa in atto da altre società del settore. Ad esempio Sony ha ritirato (in silenzio) l’uscita russa di Gran Turismo 7, che era prevista oggi in tutto il mondo. Anche CD Projekt, sviluppatore di Cyberpunk 2077 e The Witcher, ha annunciato di aver interrotto la vendita dei suoi giochi in questi due stati fino a nuovo avviso. Mentre EA ha rimosso le squadre russe e bielorusse dai suoi FIFA 22 e NHL 22. Infine, The Pokémon Company ha annunciato che donerà 200.000 dollari per fornire supporto umanitario in Ucraina.