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Molestie: Activision Blizzard licenzia oltre 20 dipendenti

Oltre 20 dipendenti di Activision Blizzard licenziati in seguito alla causa per molestie sessuali in corso che ha coinvolto  il colosso del gaming.

“Non importa quale sia il tuo grado, quale sia il tuo lavoro – ha dichiarato la dirigente Frances Townsend in un’intervista con il Financial Times -. Se hai commesso una sorta di cattiva condotta o sei un capo che ha tollerato una cultura non coerente con i nostri valori, agiremo”.

La Townsend ha continuato sottolineando che più di 20 persone sono state licenziate finora dall’azienda. In una nota al personale, Townsend delinea alcune azioni che l’azienda intende intraprendere per tutelare meglio il personale da molestie e abusi.

Altre tre posizioni devono essere aggiunte al team di etica e conformità dell’azienda – con altre 19 posizioni in arrivo in futuro – nel tentativo di rendere Activision Blizzard un “posto di lavoro più responsabile”. Ci sono anche piani per triplicare le risorse di formazione in Activision Blizzard.

Activision Blizzard è attualmente impegnata con una serie di cause legali relative alla presunta “frat boy culture” (le dipendenti sono soggette a costanti molestie sessuali, disparità di retribuzione e ritorsioni) e a varie denunce di molestie.

Mentre i procedimenti continuano, lo stato della California ha accusato Activision Blizzard di “trattenere” e “sopprimere” le prove relative al caso e ha emesso un’obiezione formale all’accordo da 18 milioni di dollari di Activision Blizzard con la Commissione per le pari opportunità.

Marco Locatelli 2021-10-20 11:40:10