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Nintendo ha bloccato oltre 1300 video contenenti soundtrack dei suoi giochi

Nintendo ha sempre applicato una policy piuttosto severa per quanto riguarda contenuti di sua proprietà, in particolar modo se riguardano alcuni dei suoi giochi più famosi e amati. Perciò non c’è stupore in quanto accaduto a GilvaSunner, youtuber da quasi mezzo milione di iscritti, che ha spiegato in un post su Twitter come Nintendo abbia bloccato gran parte dei suoi video che contenevano colonne sonore provenienti dai suoi giochi, come The Legend of Zelda: Twilight Princess, Super Mario Galaxy e molti altri.

Tutto ha inizio nel 2019, quando GilvaSunner ha rivelato di aver ricevuto un avviso con imminenti richieste di rimozione da parte di Nintendo Japan. Richieste che, lo youtuber, pare abbia ignorato. Il motivo? Come dichiarato dallo stesso utente nel 2020, la sua intenzione non sarebbe quella di trarre profitto da tali video, che non sono monetizzati in alcun modo. “Mi rendo conto che ciò non giustifica il caricamento del contenuto – ha continuato –. Non sono nemmeno arrabbiato o sorpreso che Nintendo lo stia facendo, ma penso che sia un po’ deludente che non ci sia un’alternativa”.

Sembra, però, che lo youtuber l’abbia presa con “filosofia”: “Se Nintendo pensa che questo sia ciò che deve essere fatto per dare l’esempio, lascerò che interrompano il canale. Dopotutto è il loro contenuto”. Al momento, quindi, sono oltre 1300 i video bloccati dall’azienda nipponica per violazione di copyright. L’elenco delle soundtrack comprende, fra gli altri, diversi capitoli di The Legend of Zelda, moltissime colonne sonore provenienti dai giochi di Super Mario, ma anche Kirby e Kid Icarus.

Non è la prima volta che Nintendo blocca video per violazioni su YouTube. Qualche tempo fa, la società aveva istituito il Nintendo Creators Program, un programma studiato per garantire che i video contenenti giochi Nintendo fossero approvati per la pubblicazione. Tuttavia, l’azienda videoludica avrebbe in seguito chiuso tale programma, sostenendo che avrebbe dato ai content creator maggiori libertà nell’utilizzo, a patto che seguissero una serie di rigorose linee guida.

Eleonora Busi 2022-01-31 15:52:49