Come ci aspettava dalla carenza di semiconduttori che ha colpito duramente questo sciagurato (in termini videoludici) 2021, Nintendo ha affermato che non sarà in grado di soddisfare la domanda di console per il prossimo Natale.
La Grande N ha ammesso che i suoi sforzi di produzione continuano ad essere ostacolati a causa di suddetta carenza. Proprio in una conferenza stampa, l’azienda nipponica ha pubblicato i risultati delle sue vendite per il secondo trimestre del 2021.
Durante la conferenza, il presidente di Nintendo, ovvero Shuntaru Furukawa, ha confermato di non vedere (almeno per ora) alcuna fine per la crisi:
Non possiamo produrre abbastanza per far sì di soddisfare le richieste di Nintendo Switch che ci aspettiamo per le vacanze natalizie. Attualmente non riscontriamo segni di miglioramento e la situazione continua ad essere grave e non possiamo dire per quanto tempo durerà ancora.
La forte crisi dei semiconduttori, unita alla grande mole di richieste di console rappresenta un’incredibile difficoltà per le più grandi aziende del mondo, compresa Nintendo. Il problema, che è nato con l’avvento della pandemia, sembrava, inizialmente, non aver intaccato la produzione di Switch.
Ultimamente, però, si è rilevato che la produzione della console ibrida della Grande N è in calo del 20%. Una bella batosta per Nintendo, che ora si unisce alla pletora di aziende vittime della carenza di semiconduttori.
Analogamente alla Grande N, infatti, anche Sony con la sua PlayStation 5 e Microsoft con Xbox Series X|S hanno subito forti cali nello sviluppo dei loro hardware. Di conseguenza, i cali nelle vendite sono stati netti nel corso degli ultimi mesi. Basti pensare che per Switch è stato riscontrato un calo del 37% delle vendite.