Pokémon GO continua, a sei anni dal debutto sul mercato, ad essere uno dei più grandi fenomeni su dispositivi mobile. Non solo perché giocatissimo da una affezionata community di appassionati, ma anche perché spesso oggetto di interessanti studi di approfondimento.
L’ultimo arriva dalla London School of Economics, e va a dimostrare come molti i casi di depressione, stress e ansia abbiano subito un calo in quelle aree del Paese nelle quali c’è stata una grossa attività relativa al gioco mobile targato Niantic e Nintendo.
Come si legge sulle pagine del portale The Gamer, fine ultimo della ricerca condotta dagli studiosi britannici è quello di provare come un videogame strutturato come Pokémon GO possa essere utile contro tutte quelle forme lievi di depressione, vale a dire quelle per cui non è necessario l’intervento di uno specialista. Questo perché si tratta di un’esperienza che, per sua stessa natura, va a spingere gli utenti a stare in contatto con altri Allenatori e a trascorrere del tempo all’aria aperta, senza contare l’esercizio fisico dovuto al passeggiare in giro per la città.
Insomma, ancora una volta i videogiochi dimostrano di non essere affatto quel demone che molti pensano. Anzi, Pokémon GO è solo l’ennesimo caso virtuoso legato all’universo in pixel e poligoni.