Otto anni dopo il lancio della console sul mercato, anche PS4 sembra destinata a cadere definitivamente sotto i colpi di coloro attivi sul fronte jailbreak. Spunta un metodo battezzato pOOBs4 messo a punto da tre sviluppatori (SpecterDev, ChendoChap, Znullptr) e ritenuto in grado di rendere la piattaforma capace di eseguire software homebrew e copie dei giochi.
Il giorno in cui cadde la PlayStation 4
L’exploit fa leva su un bug individuato nella versione 9.00 del firmware (e precedenti) di PlayStation 4 e PlayStation 4 Pro. Richiede l’accesso alla rete e una pendrive USB in cui caricare un file confezionato dal trio. Scegliamo volontariamente di non spiegarlo nel dettaglio né linkarlo su queste pagine, ma gli interessati non faticheranno a trovare tutti i dettagli.
A rendere ancora più calda la notizia è il fatto che lo stesso metodo potrebbe essere in grado di mettere in ginocchio anche PlayStation 5 (i rumor a questo proposito circolano da diverso tempo), nonostante al momento non sia stato rilasciato alcun jailbreak per la next-gen. Il motivo? Colui a capo del team non ne possiede una per eseguire i test necessari.
Alright, was just a joke about caturday.
The exploit is legit, and as a bonus:
The kernel exploit affects Playstation5 as well!
(no, ps5 is not ready or being released, the lead developer does not currently have a ps5 console)— Z (@Znullptr) December 13, 2021
Il firmware 9.00 di PlayStation 4 è stato pubblicato a metà settembre, mentre l’aggiornamento seguente alla versione 9.03 (in cui il bug risulta scomparso) nei primi giorni di dicembre. In altre parole, tutti i possessori della piattaforma che non hanno eseguito update nelle ultime due settimane potrebbero potenzialmente procedere con l’operazione.
Non si tratta a dire il vero del primo metodo a cui è attribuito il jailbreak di PS4: uno è comparso già nel febbraio 2018, distribuito da Qwertyoruiop e impiegato su alcune console modificate messe poi in vendita online con tanto di copie non autorizzate dei giochi. La reazione di Sony per arginare il fenomeno è stata immediata, passando anche dalle vie legali. Il nuovo metodo ha però dalla sua un’estrema facilità di utilizzo. Inutile ricordare che l’impiego di questi software invalida la garanzia del prodotto e l’uso di titoli non acquistati regolarmente non è consentito.