Il remake (o reboot) di Silent Hill è ormai il sogno di qualunque appassionato di horror e videogiochi. Al centro delle indiscrezioni almeno da un anno, non è mai stato ufficialmente confermato da Konami, anche se secondo fonti ben informate è solo questione di tempo.
Keiichiro Toyama, padre della serie, ne ha parlato nel corso di un’intervista concessa ai microfoni del portale VGC, in cui gli è stato chiesto cosa ne pensa della possibilità, soprattutto alla luce dei successi riscossi dai remake di Resident Evil.
“Penso che sarebbe più difficile fare un remake rispetto a Biohazard, perché il suo concept di gameplay è un po’ più vecchio. Non è un action game in cui puoi semplicemente perfezionare le meccaniche come accade in Resident Evil. Per portare Silent Hill agli standard attuali non puoi solo perfezionare la grafica, i fan non sarebbero soddisfatti. Penso che bisognerebbe ripensare all’intero concept per renderlo interessante“
Toyama ha espresso anche le sue considerazioni sulla “moda” dei remake, che sembra aver invaso l’industria dei videogiochi.
“A differenza dei film, i giochi sono difficili da godere come nello stato originale. Ovviamente è causa della piattaforma, ma col passare del tempo le meccaniche di gioco, soprattutto nell’usabilità, mancano di razionalità e raffinatezza.“
Il papà di Silent Hill ha lavorato con Sony Interactive Entertainment Japan Studio negli ultimi anni, prima di lasciarla per formare Bokeh Game Studio, con cui ha annunciato l’inquietante Slitterhead in occasione dei recenti Game Awards 2021.
Un rapporto pubblicato proprio da VGC lo scorso febbraio ci informava che diversi prodotti legati a Silent Hill sarebbero in lavorazione presso alcuni di studi esterni: uno di questi sarebbe stato affidato a un importante studio giapponese.
Quando verranno presentati? Nel 2022, sempre secondo il portale, al netto di ulteriori problematiche e ritardi dovuti alla pandemia da Covid-19. Staremo a vedere se sarà così.