Steam ha recentemente aggiornato le proprie linee guida, istituendo una regola ben precisa: qualsiasi gioco basato su tecnologia blockchain, ovvero che permetta lo scambio di NFT o criptovalute, sarà bandito dalla piattaforma. Una decisione che ha ufficialmente messo fuori gioco tutti quei titoli disponibili sul catalogo che, appunto, facevano uso di questa tecnologia. Un esempio è Age of Rust, sviluppato da SpacePirate, che premia i giocatori proprio con NFT sotto forma di achievements da completare.
Valve non ha spiegato il motivo alla base della decisione, ma una replica nel mondo videoludico non si è fatta attendere. A farsi avanti è Tim Sweeney, CEO di Epic Games, che con un post sul proprio profilo Twitter si è detto disponibile ad accogliere i titoli banditi da Steam nel proprio store digitale, a condizione che soddisfino certi criteri.
Epic Games accoglierà i giochi che fanno utilizzo di tecnologia blockchain, purché seguano la legge, siano trasparenti nelle condizioni e siano classificate per età. Nonostante Epic non utilizzi criptovalute all’interno dei propri giochi, siamo pronti a dare il benvenuto a tutte le innovazioni nel campo della tecnologia e della finanza.
Epic Games Store will welcome games that make use of blockchain tech provided they follow the relevant laws, disclose their terms, and are age-rated by an appropriate group. Though Epic's not using crypto in our games, we welcome innovation in the areas of technology and finance. https://t.co/6W7hb8zJBw
— Tim Sweeney (@TimSweeneyEpic) October 15, 2021
Nonostante in passato il boss di Epic Games abbia affermato di non essere interessato all’utilizzo degli NFT, in un successivo tweet Sweeney ha specificato che l’azienda fa una effettiva distinzione fra i propri giochi e quelli di terze parti. Ed è proprio a questi ultimi che sarà concesso l’utilizzo di tecnologia blockchain: Epic Games ha, infatti, confermato a The Verge che collaborerà attivamente con gli sviluppatori per stilare una serie di regole sull’utilizzo della tecnologia all’interno dei loro giochi. Il CEO ha affidato un proprio pensiero a riguardo in un ultimo tweet.
Per i giochi che realizziamo, aspiriamo ad adottare le migliori pratiche. Quando invece siamo a servizio di altri sviluppatori, non imponiamo loro decisioni creative o tecniche. Quando una compagnia si prende un simile potere, la tentazione di abusarne pervade ogni cosa.
For the games we make, we aspire to adopt best practices in many areas like this. Where we serve other developers, we don't seek to impose creative or technical decisions on these customers. When a company gives itself that power, the temptation to misuse it pervades everything.
— Tim Sweeney (@TimSweeneyEpic) October 15, 2021