I fan di Tomb Raider ricordano il 2013 come l’anno della rinascita per la saga adventure che negli anni ’90 ha lanciato Lara Croft nell’immaginario collettivo. Mettendo da parte i dogmi del passato, gli sviluppatori di Crystal Dynamics ci hanno infatti regalato un reboot che tanto deve al franchise di Uncharted, mettendo però in scena tratti peculiari e una protagonista più giovane e vulnerabile.
Per stessa ammissione del team di sviluppo, prima del Tomb Raider che ha segnato il rilancio di Lara nel firmamento videoludico esisteva però un prototipo dalle chiare venature orrorifiche. La software house aveva pensato a Tomb Raider Ascension – questo il titolo del videogame poi cancellato – come ad un survival horror in stile Resident Evil, e che prendeva in prestito diverse meccaniche da altri celebri esponenti del genere di appartenenza, così come di produzioni di altro tipo – Shadow of the Colossus è una di queste.
Per la prima volta, possiamo vedere in movimento proprio Ascension, grazie ad un video condiviso da Crystal Dynamics e Square Enix su YouTube in occasione delle celebrazioni per i 25 anni di Tomb Raider.
Il prototipo è molto diverso dall’iconografia della serie, ma Crystal Dynamics ha evidentemente mantenuto l’atmosfera oscura in alcune sezioni del reboot, mentre alcune delle idee sembrano essere state riprese poi per i DLC di Rise of the Tomb Raider, sequel dall’impronta horror più marcata rispetto al predecessore.
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