Sebbene sia stato pubblicato nel 2000 su Nintendo 64, pare che The Legend of Zelda: Majora’s Mask celi ancora qualche curioso segreto. Un programmatore, nonché fan della serie, ha recentemente svelato una particolarità mai scovata prima da 21 anni a questa parte: le stelle che si trovano in cielo non sono le stesse per ogni giocatore.
Per chi non lo conoscesse, il titolo è il sesto episodio della celebre saga. Le sue avventure si svolgono nel mondo di Termina, dove un misterioso personaggio mascherato sta tentando di liberare la luna dalla sua orbita per farla schiantare a terra. Link, che non ha bisogno di presentazioni, dovrà quindi vivere ripetutamente i tre giorni che precedono la catastrofe attraverso dei viaggi temporali, per evitare che accada il peggio.
So last night I discovered that the position of the stars in the sky in Majora's Mask is randomized based off of… the player's file name?! Huge thanks to Tharo for helping on this function as well. pic.twitter.com/aIqsZv9qPk
— zel. (@zel640) November 27, 2021
Un nome scritto nelle stelle
Come accadeva soprattutto nei primi giochi della saga, in Majora’s Mask il protagonista poteva avere un nome differente, scelto dal giocatore. E secondo quanto scoperto dall’utente pare che sia proprio questo a determinare la posizione delle stelle in cielo. L’informazione effettivamente non aggiunge nulla di più al gameplay oppure alla storia, ma resta curioso come la meccanica sia rimasta celata per più di vent’anni, “oscurata” dalla minacciosa luna che nei titoli occupa gran parte dell’attenzione del giocatore.
Non è ancora chiaro se si tratti di una quest cancellata oppure di una semplice feature sperimentata dagli sviluppatori, ma sfortunatamente la particolarità non è stata riproposta anche nel successivo remake uscito per 3DS nel 2015, sostituita da un cielo stellato identico per ogni player. Negli anni i fan hanno scavato a fondo nei retroscena dei titoli della saga di The Legend of Zelda, alla ricerca di contenuti nascosti oppure mai implementati ma residui all’interno del codice di gioco. Non è quindi escluso che in futuro possano essere scoperte nuove chicche come questa che, seppur innocue, lasciano intuire l’importanza ai dettagli di cui grandi titoli come Majora’s Mask erano ricchi.